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Fede e Architettura
9 marzo 2013 @ 11:00 - 13:00
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“Dal Duomo di Milano alle nostre chiese tra fede e architettura”
Parteciperanno alla tavola rotonda la dott.ssa Anna Nebuloni, storica dell’arte, l’architetto dott. Alberto Romanò, il mons. Domenico Sguaitamatti dell’ufficio beni culturali della Curia di Milano.
“ Dio creatore del mondo, ha voluto aiutare, grazie a ciò che cade sotto gli occhi o di quello che lo spirito percepisce, l’anima dell’uomo sapiente a elevarsi alla comprensione della divinità”
Rodolfo il Glabro , Historiae, 1,2 .
“Queste parole ci fanno comprendere che per l’uomo del Medioevo la costruzione di una chiesa significava guidare alla percezione dei misteri dell’universo .
L’uso di determinati materiali e in particolare la scelta di un solo materiale la pietra, sottolineava simbolicamente un’ immagine di unità che era propria di Dio, uno in tre persone, e il corpo della Chiesa,che riuniva tutti i fedeli di Cristo. E ancora la pianta con le sue strutture rettilinee tracciava e rendeva visibile l’immagine della croce, ma a queste strutture le arcate, le volte si raccordavano e ancora una volta aggiungevano un segno simbolico. Infatti i cerchi o le porzioni di cerchio suggerivano l’intemporale e l’eternità. Anzi le parti strutturali della chiesa si collegavano alla dimensione del Creato: le parti inferiori ricordavano la terra mentre senza soluzione di continuità le volte toccavano i cieli.
La chiesa era anche immagine materiale del luogo di elezione dei salvati: la Gerusalemme celeste.
La chiesa si presenta come cittadella del bene spesso proprio su modello della visione giovannea con grandi murature e grandi porte.
Nella costruzione i maestri muratori mescolavano splendore e rigore perché essa è l’impresa e il più alto punto di realizzazione della loro opera. Infatti lo spazio della chiesa è lo spazio della Salvezza. ” (dott.ssa Anna Nebuloni)
dott.ssa Anna Nebuloni
Storica dell’arte, si occupa di didattica museale. Titolare della società Musei&Musei.
Ha svolto attività didattica presso i Civici Musei D’arte Antica e Applicata del Castello Sforzesco di Milano e presso il Museo Civico Di Como.
E’ stata referente per lo svolgimento del progetto “ Un monumento da adottare “ – Progetto di educazione al patrimonio promosso dalla Fondation Pégase e dalla Direzione Generale Cultura della Regione Lombardia (anni scolastici 1999- 2000 e 2000 – 2001), per la provincia di Como.
Alberto arch. Romanò
Nato a Garbagnate Milanese il 1941, architetto, laureato al Politecnico di Milano, vive a Garbagnate e svolge l’attività di libero professionista.
Si occupa prevalentemente della progettazione architettonica e della direzione lavori di edifici residenziali.
Nella sua attività professionale ha avuto modo di realizzare alcune opere pubbliche comunali. Ha collaborato alla realizzazione delle ultime modifiche poste in essere nella odierna basilica e al restauro delle opere murarie, degli impianti tecnici del santuario, progettandone il nuovo altare.
mons. Domenico Sguaitamatti
Insegnante di Storia dell’Arte collaboratore dell’Ufficio Beni Culturali Diocesi di Milano.
Titolare del corso “Raccontare Dio con ‘Arte’- Arte e spiritualità” presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale