Avvento - Natale 2013 - il simbolo: la Porta
(al)Le porte dell’Avvento
Carissimi, in questi giorni è cominciato quello che a catechismo si definisce e si impara come uno dei “tempi forti” dell’anno liturgico, il Tempo dell’Avvento. “Avvento” è una parola che deriva dal Latino, e significa “Venuta”, nel nostro caso con la lettera maiuscola, poiché indica l’arrivo del Signore Gesù, l’ingresso di Dio che si fa carne nel tempo della Storia. Ed il tempo della “Storia” non rappresenta solo il verificarsi e l’evolversi continuo degli eventi che hanno contraddistinto l’Umanità, ma anche e soprattutto, per il Signore, vuole significare la NOSTRA storia, piccola, quotidiana, personale, e la NOSTRA umanità, singola, intima, unica. Perché Gesù nasce per ognuno di noi, esattamente come per ognuno di noi “prende le dimensioni” di un pezzo di pane… Gesù è un ospite che bussa alla nostra porta, e vuole entrare per farci un regalo: se stesso.
Ecco, allora, il simbolo di questo tempo: una PORTA, la nostra, quella del nostro cuore… quella di un’umanità propria magari ferita, sconsolata, sola, assalita da dubbi ed incertezze, presa dal “male di vivere”, attanagliata nella morsa dei problemi del nostro tempo come della nostra intimità. A quest’umanità, che (a noi) sembra non meritevole di nulla, od ancora, quella che a noi sembra tutto, facendola divenire ingombrante per gli altri, ecco, ad essa Gesù vuole ricordare che la vita è una festa, ed il regalo è Lui, e solo Lui, piccolo, condivisore della nostra fragilità, provocatoriamente umano, ma al tempo stesso grande, espressione della Forza e della Potenza, inspiegabilmente divino. Ma, a questo punto, sorge spontanea la domanda: e noi? Cosa dobbiamo, cosa possiamo fare noi, davanti a tutto ciò? Come siamo chiamati ad attendere questa Venuta? “Amando nella vigilia, vigilando nell’Amore”. Dio ci chiede di accoglierLo, di preparare la casa del nostro cuore per Lui, e di non stancarsi mai di gioire, perché Qualcuno di importante sta arrivando per dare sapore al nostro vivere; ci chiede di affrettarci, di correrGli incontro, di condividere la felicità con i nostri fratelli. Ci chiede di aprirGli la porta. Ecco perché di questo elemento, fisico, essenziale, quotidiano, con cui sempre siamo in contatto, di quello che a volte è visto come un limite, una barriera, noi, in questo Avvento, vogliamo fare un simbolo di apertura, il segno tra un’esistenza fluttuante nell’incomprensione, ed una vita vera vissuta nella certezza che ci viene dal nostro Ospite. Ed allora la nostra porta non sarà quella della durezza del cuore di Erode, ma quella di Giuseppe, quella dei Pastori, quella di Elisabetta, quella di Maria, quella di chi si affida, e non ha paura di mostrarsi per come è, piccolo, infimo, ma prezioso agli occhi di Dio! Prepariamoci allora, viviamo l’Avvento INSIEME, nella comunione di MERAVIGLIA E STUPORE che dobbiamo provare, perché c’è Qualcuno che ci aspetta, ed al tempo stesso ci viene incontro, e lo vediamo nel mondo, e nel volto degli altri…a questo scopo, materialmente, proponiamo l’iniziativa del banchetto di solidarietà, per l’1 ed il 15 Dicembre, dopo la Messa delle 10.00 e nel pomeriggio; perché il regalo non deve essere un “acquisto”, ma un vero “dono”, con cui testimoniare non il fatto che abbiamo azzeccato i gusti di parenti ed amici, ma un segno per sottolineare che “IO tengo a TE” (al tempo stesso aiutando la Comunità)…ma i regali non sono solo da “farsi” tra amici, parenti, conoscenti…se Natale significa il Regalo da Qualcuno Più Grande fatto a ciascuno di noi, dobbiamo allora pensare a cosa noi donare a Lui; questa era (ed è) il concetto alla base dei “fioretti”, segni non tanto di penitenza, quanto di gioia nel quotidiano sacrificio, oggi spesso caduti in disuso. In questo tempo di Avvento, carissimi, abbiamo pensato di recuperarlo e “farvelo recuperare”. Ogni Domenica, i fedeli saranno invitati, ciascuno a sua discrezione, a prendere una chiave di carta da cesti appositi, in chiesa, dove sarà scritto un proposito, un’intenzione, un impegno da offrire al Signore che viene. E vedrete che Dio gradirà.
Don William
La porta della settimana
In questo tempo di Avvento ci accompagnerà un simbolo particolare: la porta. Essa è uno strumento per chiudere o aprire la casa. Essa vuole provocarci sul tema dell'accoglienza
17 novembre 1° domenica di Avvento: La porta di casa nostra
che siamo invitati ad aprire per fare entrare il Salvatore. Tenerla chiusa significa non vivere l'accoglienza, significa non condividere, non arricchirsi. Aprirla invece è un atto di fiducia, è un desiderio di condivisione, è un varco per cominciare a camminare senza paura, perché il Signore è per noi e non contro di noi.
24 novembre 2° domenica di Avvento: La porta di Giuseppe
In questa domenica presentiamo LA PORTA DI GIUSEPPE, l’uomo giusto che è capace di abbandonare ogni falsa sicurezza per accogliere il progetto di Dio. Il tempo dell’Avvento educa tutti noi ad attendere nella speranza, il dono della salvezza eterna. Apriamo, dunque, la porta del cuore, per accogliere la salvezza che viene.
1 dicembre 3° domenica di Avvento: La porta di Erode
In questa domenica, spinti dalla Parola di Dio, siamo chiamati a vedere i segni della Sua presenza in mezzo a noi. La porta di oggi è la porta di Erode, personaggio invidioso, superbo e arrogante, che non ha saputo cogliere i segni del Messia. La sua porta è rimasta chiusa perché è rimasto nei suoi vizi. Noi siamo invitati ad aprire la nostra porta per far entrare nella nostra vita Gesù, donatore di grandi virtù.
8 dicembre 4° domenica di Avvento: La porta dei Pastori
In questa domenica presentiamo LA PORTA DEI PASTORI. Essi sono uomini semplici che ci insegnano ad essere senza malizia e capaci di accogliere gli annunci di Dio, la sua consolazione e ci spronano ad uscire dal nostro io, perché il Signore ha bisogno dell’uomo per annunciare il suo progetto di salvezza per l’umanità. Un donna che ha davvero aperto il suo cuore al Signore è Maria, oggi ammirata da tutta la Chiesa nella sua Immacolata Concezione.
15 dicembre 5° domenica di Avvento: La porta di Elisabetta
Questa domenica, invitati da San Giovanni Battista, riscopriamo LA PORTA DI ELISABETTA da cui il profeta ha imparato ad accogliere il volere di Dio e aderirvi con tutto il cuore. Davanti alla porta di Elisabetta, Maria canterà il suo magnificat e invita tutti noi a farlo durante questa settimana.
22 dicembre 6° domenica di Avvento: La porta di Maria
Oggi presentiamo l’ultima porta, LA PORTA DI MARIA che non ha mai esitato a tenerla aperta al Mistero. Solo facendo sempre spazio nella nostra vita impariamo ad accogliere il Signore. Questa settimana rendiamo accogliente e bello il nostro cuore per vivere santamente la festa del Natale di Gesù anche attraverso il sacramento della Riconciliazione.
6 gennaio: La porta dei Magi
In questo giorno dell’Epifania di Gesù presentiamo LA PORTA DEI MAGI che ci invitano ad alzare lo sguardo al cielo per vedere le stelle come segni della presenza di Dio e a camminare nel nostro quotidiano imparando l’arte della condivisione, della gratuità e della solidarietà.