da don Maurizio luglio 2019
Da Don Maurizio 17 luglio 2019
Carissime e carissimi,
Un messaggio un po' lungo per dirvi come sta andando la vita al cenacolo.
I giovani che si sono avvicinati al cenacolo sono circa una trentina e la maggior parte è impegnata bene nel cammino di crescita sia personale che in comunità. Il nostro servizio con l'ambulanza va bene e sono tantissime le persone raggiunte, questo comporta un grande impegno da parte dei giovani. Sono contento della loro risposta e spero che abbiano la forza e la perseveranza per continuare. In questo momento siamo molto impegnati in alcuni dei quartieri più miserabili di Kinshasa.
Anche il nostro arcivescovo Delpini ha potuto constatare da quanta sofferenza è segnata questa gente.
In questo momento come comunità del cenacolo abbiamo pensato di concentrarci su questo servizio e vorremmo nello stesso tempo riflettere e fare qualcosa di concreto per creare autonomia e sostegno al progetto. Questo servizio è molto importante per i più poveri dei poveri e ci chiede un forte impegno economico. Sarò contento di inviarvi anche un rendiconto economico dopo i primi 6 mesi di servizio. Infatti oltre alle spese per le medicine, l'utilizzo del veicolo, l'autista...dobbiamo prenderci cura dei casi più gravi tra i piccoli soprattutto e voi sapete che qui il sistema sanitario è tutto a pagamento. Il dispensario è sempre nel nostro cuore, ma sarà sicuramente da sostenere e vogliamo fare qualcosa di concreto per sostenerlo e verificare se possiamo sostenerci un po' localmente senza dipendere in tutto dal vostro sostegno. Ci pare un atteggiamento giusto e soprattutto responsabile. Per questo prima di iniziare un altro progetto abbiamo pensato che dobbiamo investire in autonomia.
I giovani che sono con noi hanno capacità e volontà e con loro stiamo pensando come metterli a frutto per il bene di tutti. Per questo vorremmo iniziare con Cedrick che termina il suo percorso di ingegneria elettrica un atelier per pannelli elettrici (che lui ha già installato al cenacolo egregiamente) e per lavori elettrici...poi abbiamo anche altre idee.
Quello che vorremmo è essere il più possibili responsabili di quello che facciamo e faremo.
Questo è un cammino molto in salita, ma non possiamo non tentare per uscire da questa eterna dipendenza. Abbiamo ancora molto da imparare e abbiamo anche bisogno di molto sostegno, ma il cammino deve vederci prendere strade di reale responsabilità e autonomia o tutto finirà con la nostra(italiani) uscita di scena.
Una tappa importante...
Per chi vuole capirne di più possiamo sentirci e scriverci.
Buona estate a tutti.